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La Shelf life degli alimenti

Il termine shelf life significa letteralmente “vita da scaffale” e viene utilizzato per indicare la vita commerciale del prodotto.
 
La shelf life può essere distinta tra:
  1. ● Shelf life primaria: vale a dire il periodo di tempo, dopo la produzione ed il confezionamento, durante il quale l’alimento, in specifiche condizioni di conservazione, mantiene un adeguato livello di qualità.

  2. ● Shelf life secondaria: vale a dire il periodo di tempo nel quale un alimento mantiene le caratteristiche igieniche e nutrizionali accettabili dopo l’apertura della confezione.

 
Durante il periodo che intercorre tra la produzione e la vendita del bene avvengono inevitabilmente delle modifiche alle caratteristiche organolettiche del prodotto. Quest’ultime determinano infatti un decadimento progressivo della qualità del bene che non deve però compromettere la sicurezza igienico sanitaria del prodotto, per non sottoporre il consumatore a fattori di rischio.
 
Il bene una volta terminata la sua shelf life, viene considerato non idoneo alla vendita e al consumo.
 
È importante ricordare che, anche se sono parametri correlati, il termine shelf life non è sinonimo né di “data di scadenza/consumarsi entro” né di “consumarsi preferibilmente entro il”.
Quest’ultimi parametri dovrebbero essere determinati in seguito ad una accurata valutazione della shelf life del prodotto. 
 
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Da cosa dipende la shelf life dell’alimento?
La shelf life di un alimento dipende innanzitutto dalle caratteristiche del prodotto, quali ad esempio gli ingredienti, le proprietà chimico-fisiche, il profilo microbiologico e l’eventuale presenza di additivi con azione conservante. 
 
Quali sono i fattori che possono aiutare a prolungare la vita da scaffale?
Gli elementi che possono contribuire a prolungare la “vita da scaffale” dei prodotti sono:
  • Il packaging che costituisce una sorta di barriera per l’alimento;
  • Il processo di lavorazione o trasformazione che ha subito il bene:
  • Il controllo della temperatura: elemento fondamentale per mantenere la shelf life di un alimento sia per quanto riguarda la proliferazione dei microrganismi sia per i processi chimici.
 
Se un alimento sta subendo una degradazione sarà correlato un abbassamento della shelf life.
All’aumentare della temperatura diminuisce, infatti, la “vita da scaffale” dell’alimento; le reazioni chimiche possono raddoppiare in termini di tempo, all’aumentare della temperatura di 10°C.
 
Una corretta temperatura di conservazione impedisce quindi la proliferazione di microrganismi e quindi il rischio di intossicazioni o infezioni.
 
 
 
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